Malformazioni Arterovenose
Le malformazioni arterovenose sono le malformazioni vascolari più insidiose e imprevedibili. Si tratta di malformazioni congenite (presenti alla nascita, come tutte le altre malformazioni vascolari) che coinvolgono il sistema circolatorio nella sua componente arteriosa.
Anche se si tratta di malformazioni congenite, è possibile che non siano visibili nei primi giorni di vita. Se si escludendo infatti i casi gravi di malformazioni superficiali o voluminose che già dalla nascita possono essere evidenti, nei casi più frequenti sono poco visibili nel bambino e possono essere confuse con un semplice ematoma da trauma o con un piccolo “angioma benigno”. La loro evoluzione però può essere rapida e preoccupante. Quella che può sembrare inizialmente una piccola e innocua lesione della cute può evolvere nel giro anche di poco tempo in una pericolosa malformazione arterovenosa con conseguenti problematiche funzionali ed estetiche. In alcuni casi può essere nascosta da un’apparente malformazione capillare (angioma piano): si parla del cosiddetto falso angioma piano.
Le cause che provocano il risveglio di una malformazione arterovenosa quiescente non sono del tutto chiare. Sappiamo che fenomeni traumatici o flogistici (infezioni di ferite cutanee come quelle provocate da orecchini e piercing, o da lesioni delle unghie, infezioni del cavo orale, e a volte la stessa chirurgia) possono alterare il loro equilibrio facendo aumentare l’entità del flusso sanguigno al loro interno e quindi le loro dimensioni. In altri casi il loro aumento repentino di dimensioni non sembra legato a evidenti cause.
Possono coinvolgere ogni distretto corporeo ma sono più frequenti le localizzazioni a livello della testa e del collo (molto frequente a livello delle orecchie) e degli arti.
L’aspetto clinico delle malformazioni arterovenose può variare da caso a caso. Spesso è presente una colorazione rossa o rosa acceso della cute sovrastante, in altri casi compare solo un lieve gonfiore. Il sintomo che però accomuna tutte queste lesioni è la pulsazione della parte di cute o di mucosa coinvolta. Anche con la sola palpazione della lesione il battito è talvolta ben percepibile. In altri casi l’utilizzo dello stetoscopio facilita la diagnosi amplificando il segnale del flusso.
L’esame ecografico è obbligatorio per lo studio della malformazione arterovenosa. La risonanza magnetica nucleare è utilissima sia per confermare la diagnosi e per lo studio delle caratteristiche della lesione.
Un altro esame che deve essere eseguito necessariamente quando siamo di fronte ad una lesione di questo tipo è un’angiografia. Con l’angiografia diagnostica è possibile capire le caratteristiche del flusso arterovenoso. Esistono infatti malformazioni arterovenose con flusso rapido e malformazioni arterovenose con flusso meno rapido. Capire a quale quadro appartenga la lesione, è un dato molto importante sia nell’eventuale strategia terapeutica da praticare che per ciò che riguarda la prognosi della malattia.
Le malformazioni vascolari arterovenose di grosse dimensioni possono portare anche al decesso per gravi emorragie spontanee o per “furto di sangue” agli organi vitali.
La strategia di trattamento è molto complessa e può richiedere la collaborazione di diversi specialisti tra cui il chirurgo maxillo facciale, il neuroradiologo, l’otorinolaringoiatra, il chirurgo vascolare, il chirurgo plastico ricostruttivo.
L’embolizzazione della lesione è spesso necessaria e si accompagna alla chirurgia.
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